lunedì, settembre 20, 2010

vorrei essere il vento che sfiora la tua pelle,
vorrei essere l'acqua e sentirti immergere dentro me.
vorrei essere il fuoco che brucia la candela che i tuoi occhi non smettono di guardare

ma sono il vento che ti scompiglia i capelli
sono l'acqua che ti scivola addosso
sono il fuoco che ti brucia e ti fa scottare

le parole che non ti dico sanno di sale, di mare e di sole
...le parole che ti dico sanno di limone, di frutta poco matura e di pasta scotta...

se ti penso sono una fotografia in bianco e nero
una musa da guardare e innamorare,
se mi guardi sono un puzzle frammentato
con tanti pezzi che non riesci a rimontare

giro fra la gente raggiante sicura ed egocentrica
e poi davanti a te inciampo, timida e impacciata

scuse dopo scuse...scuse dopo scuse
appuntamenti saltati...telefoni che continuano a squillare
invento di continuo per rimanere qui da sola
ad aspettare te
ma scuse dopo scuse...scuse dopo scuse
appuntamenti saltati...telefoni che continuano a squillare
inventi di continuo
per evitare me

vorrei essere il profumo che ti spruzzi per rimanerti addosso
ma sono il sapone che sciacqui via dopo avermi tenuto fra le dita
vorrei essere la tisana che sorseggi alla sera
ma sono il caffè che non bevi al mattino

ma l'uomo del quale mi sono innamorata non l'ho inventato io
il tuo sguardo felice io l'ho visto
ho sentito la tua pelle fremere
ho sentito la tua voce tremare

ma dove sei?
quale vento ti ha portato via?
quale acqua ha affogato il tuo pensiero di me?
quale fuoco ha riscaldato il tuo letto?

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